Igiene e sbiancamento dentale

Un'igiene dentale ogni sei mesi è la migliore prevenzione. Estetica del sorriso con lo sbiancamento


In cosa consiste l’igiene dentale?                                        

L’igiene dentale consiste nella rimozione della placca (un fine e appiccicoso strato di batteri) e del tartaro (deposito di minerali) che si formano sui denti nel corso del tempo. I denti sono continuamente bagnati dalla saliva che contiene calcio ed altre sostanze che aiutano a rafforzare e proteggere i denti; accumulandosi nel tempo, queste sostanze finiscono per formare una patina resistente e di colore tra il giallo e il nero. Il tartaro, accumulandosi, crea terreno fertile per le infiltrazioni batteriche nelle gengive.

La funzione dell’igiene dentale è quella di lasciare la superficie dei denti pulita e liscia così che i batteri abbiano meno possibilità di insinuarsi tra i nostri denti.

Come avviene l’igiene in studio?

L’igienista dentale o il dentista usano specifici strumenti per rimuovere delicatamente i depositi di placca e tartaro senza danneggiare il dente. Gli strumenti solitamente utilizzati sono:

  • Ultrasuoni: uno strumento che attraverso piccole vibrazioni permette di staccare la maggior parte del tartaro; viene passato intorno al dente ed emette una quantità di acqua che pulisce i detriti eliminati;
  • Scalers e curettes: utilizzati dopo l’ultrasuoni, permettono di rimuovere i più piccoli residui di tartaro, anche grazie alla loro forma arrotondata e appuntita;

 

  • Polish: una pasta che viene passata intorno al dente con l’ausilio di un soffice spazzolino per rendere il dente liscio e brillante;
  • Bicarbonato o glicina: possono usati in alternativa al polish (la seconda è un po’ più delicata del bicarbinato); essi garantiscono un miglior risultato quando i denti tendono a prendere una colorazione più scura di quella naturale.

 

Il dentista può proporti di effettuare delle applicazioni di fluoro, che aiuta a rafforzare i denti che potrebbero essere stati indeboliti da placca e tartaro. Esso inoltre può contribuire a diminuire la sensibilità dentinale. E’ necessario ripetere alcune applicazioni perché funzioni; queste vengono effettuate in studio attraverso l’utilizzo di una mascherina e hanno una durata di 7 minuti.

Alcune persone provano una sensazione di fastidio quando vengono utilizzati gli scalers e le curettes o l’ultrasuoni; se fate parte di questa parte di pazienti, avvisate l’igienista prima dell’inizio del trattamento, così che potrà porre la massima delicatezza!

SBIANCAMENTO

       

Il nostro sorriso è il primo nostro biglietto da visita: un sorriso luminoso dà l’impressione di giovinezza, salute, vitalità, felicità. Se non sentiamo che il nostro sorriso trasmette tali caratteristiche e notiamo che i nostri denti abbiano perso il loro colore naturale possiamo chiedere aiuto al nostro dentista.

Cause di cambiamento del colore

I denti decidui (da latte) sono tipicamente più bianchi di quelli degli adulti. Con l’età infatti i nostri denti diventano più scuri e possono macchiarsi. Il cambiamento di colore del dente avviene a livello interno ed esterno. Nel primo caso la causa principale è l’esposizione ad alti livelli di fluoro, tetraciclina, antibiotici, problemi di salute nell’età evolutiva, traumi, trattamenti canalari, deterioramento. Il cambiamento esterno è dovuto a fattori anch’essi esterni come il fumo ed alcuni cibi come caffè, te, carote, arance, liquirizia.

Sbiancamento

Esistono fondamentalmente due tipi di sbiancamento, quello in studio e quello domiciliare. Quello domiciliare garantisce risultati più duraturi nel tempo.

Lo sbiancamento che si effettua in studio avviene in una sola seduta della durata di circa 2 ore.

Lo sbiancamento domiciliare, che noi consigliamo, prevede le seguenti fasi: il dentista, dopo aver preso le impronte, vi consegnerà delle mascherine dove applicherete la pasta sbiancante e che porterete per 4 ore durante il giorno o, con concentrazione minore di principio attivo, per 10 ore durante la notte. Il trattamento ha una durata di circa 15 giorni e il dentista vi monitorerà costantemente nel corso di questo arco di tempo, così da poter intervenire in caso si evidenzi un aumento della sensibilità dentinale. Tale controindicazione, che può sorgere, è facilmente risolvibile.

Per mantenere i risultati ottenuti dopo circa due anni potrete ripetere il trattamento.